La fobia sociale è una forma d'ansia molto invalidante che, per le sue caratteristiche, rende difficile e doloroso per chi ne soffre trovare conforto nella compagnia degli altri, pur desiderandola.
Una svolta importante si è avuta nel 1985 quando, in un saggio fondamentale apparso su Archives of General Psychiatry, lo psichiatra e ricercatore Michael Liebowitz e i suoi colleghi parlarono di "malattia trascurata" per sottolineare il fatto di come questa paura intensa degli altri, fino ad allora non fosse stata presa sufficientemente in considerazione dal mondo medico scientifico, se non come "sintomo" di altri disturbi. Questo dimostrò quanto spesso l'ansia sociale non fosse stata riconosciuta e, di conseguenza, non fosse stata adeguatamente curata.
Oggi le cose sono cambiate e anche le conoscenze in merito e di come sia possibile curarla; tuttavia, da parte di chi ne soffre, persiste sempre una certa difficoltà a parlarne, un senso di vergogna, la paura forse di non riuscire ad essere effettivamente compresi oppure perchè non si sa di soffrirne, pensando forse di essere "eccessivamente timidi".
Come far capire, ad esempio a un familiare, che si è terrorizzati all'idea di sostenere un esame ... e non perchè non si è preparati! O la difficoltà ad entrare in un negozio per fare acquisti?
Il dolore e la sofferenza che queste persone si portano dentro è davvero grande, accentuata anche dal fatto che secondo me se ne parla troppo poco in giro e molti "sopravvivono" nascondendo il proprio disagio in casa, privandosi così della bellezza dello stare insieme, di condividere emozioni, pensieri, sentimenti.
Questo blog vuole essere uno spazio di divulgazione, condivisione e approfondimento sulla fobia sociale.
Qui potrai trovare informazioni, consigli, curiosità, gli ultimi studi dal mondo della ricerca e tutto quello inerente l'ansia sociale.
Il tuo contributo è importante. Partecipa, proponi argomenti e commenta gli articoli, sarà un utile spunto per arricchire questo "quadernetto".
Fammi sapere cosa ne pensi.
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Oggi le cose sono cambiate e anche le conoscenze in merito e di come sia possibile curarla; tuttavia, da parte di chi ne soffre, persiste sempre una certa difficoltà a parlarne, un senso di vergogna, la paura forse di non riuscire ad essere effettivamente compresi oppure perchè non si sa di soffrirne, pensando forse di essere "eccessivamente timidi".
Come far capire, ad esempio a un familiare, che si è terrorizzati all'idea di sostenere un esame ... e non perchè non si è preparati! O la difficoltà ad entrare in un negozio per fare acquisti?
Il dolore e la sofferenza che queste persone si portano dentro è davvero grande, accentuata anche dal fatto che secondo me se ne parla troppo poco in giro e molti "sopravvivono" nascondendo il proprio disagio in casa, privandosi così della bellezza dello stare insieme, di condividere emozioni, pensieri, sentimenti.
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