Non preoccuparti di ciò che pensano gli altri, sono troppo impegnati a capire cosa stai pensando di loro

Chi sono

Sono una psicologa psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
Mi occupo principalmente di disturbi d'ansia ed esercito la libera professione a Padova e Abano Terme (PD). 

Socia aderente SITCC 
Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva.

Socia Professionista  AIDAS 
Associazione Italiana Disturbi dell'Ansia Sociale.

Nella mia formazione e poi la pratica clinica mi hanno portato ad interessarmi nello specifico del disturbo d'Ansia sociale, un disturbo, definito da Liebowitz, "una malattia trascurata" proprio perché troppo spesso non riconosciuto e, di conseguenza, non trattato adeguatamente.
Spesso infatti si parla di "eccessiva timidezza" o di introversione, termini usati in modo indistinto, come sinonimi. Sono aspetti che si trovano su uno stesso continuum, con caratteristiche in comune, ma che si differenziano per le modalità e l' intensità provate quando ci si trova in mezzo alla gente.
La persona timida non implica che sia necessariamente una persona che soffre di ansia sociale.
 
Alcune persone invece lamentano difficoltà nelle interazioni sociali, forte imbarazzo nello stare in mezzo alla gente (tanto che quanto più possibile cercano di evitare tali situazioni) ed occasioni che le espongano ad un eventuale giudizio e critica da parte degli altri e, quando non possono farne a meno, vivono il tutto con molta ansia perchè paralizzate dalla paura di non riuscire a dare una buona immagine di sè o di non sentirsi mai all'altezza della situazione e di conseguenza di apparire agli altri come persone inadeguate e impacciate e quindi di poter venire giudicate negativamente; restano quindi isolate, appartate, con l'unico pensiero di mettere fine quanto prima alla situazione che tanto crea loro disagio e dolore.

Molti attribuiscono queste loro difficoltà a un'eccessiva timidezza, ma quando la paura dell'interazione sociale diventa così intensa e debilitante da influenzare in modo negativo la propria quotidianità, non si parla più di timidezza.

Se sto male e soffro molto quando mi trovo in una situazione sociale e temo fortemente il giudizio degli altri tanto da compromettere la mia qualità di vita è un conto, se quando sono in un gruppo e parlo poco probabilmente sto ascoltando quello che gli altri dicono.


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