Non preoccuparti di ciò che pensano gli altri, sono troppo impegnati a capire cosa stai pensando di loro

domenica 17 dicembre 2017

Esserci, senza apparire

Nella foto di classe di quarta elementare siamo quel ciuffo di capelli che sporge in terza fila dietro il bambino più grasso. E nelle foto delle vacanze, di noi si vede soltanto l'ombra in primo piano: siamo sempre noi a scattare.


In un breve viaggio in treno preferiamo il posto vicino al finestrino, ma in un lungo viaggio in aereo meglio quello sul corridoio, per non far alzare due persone andando alla toilette. Se qualcuno ha occupato il nostro posto prenotato in treno, ne cerchiamo un altro, sperando che poi arrivi il controllore a darci man forte.
Al cinema non appoggiamo mai i gomiti sui braccioli perché sono già occupati da qualcun altro. Evitiamo le patatine e detestiamo chi scartoccia, mastica o chiacchiera, ma non osiamo dire niente. Alla fine dello spettacolo abbiamo il collo irrigidito dallo sforzo di non muoverlo per non disturbare chi sta dietro.
Se suoniamo il campanello e non ci apre nessuno, aspettiamo una mezz'oretta prima di suonare per la seconda volta.
A una cena in piedi scegliamo cibi che non vanno tagliati e privi di salse.
In un ristorante ricercato, se il menù è un po' oscuro ci accodiamo all'ordinazione di qualcuno; in un ristorante qualsiasi, se tutti gli amici hanno ordinato bucatini, li mangiamo anche noi, per non azzardare l'unica ordinazione diversa.
Se l'automobile davanti a noi non parte con il verde, preferiamo "fare i fari" piuttosto che suonare.
In vacanza ci piace stare sotto l'ombrellone, con la testa in un libro. Detestiamo i villaggi e gli animatori, le tavolate dove "si socializza", i giochi di gruppo e le gare.

Questo è uno stralcio preso dal libro "Meglio timidi" di G. Berisso e S. Viviani (Fabbri Editori) "scritto da due timide" come le stesse autrici si definiscono, in cui descrivono alcune situazioni che probabilmente molti timidi hanno provato nella vita; situazioni nelle quali spesso c'è la paura di trovarsi al centro dell'attenzione, di poter disturbare, di essere giudicati inopportuni, di non saper cosa dire, di farsi notare, ... perché la persona timida vorrebbe esserci senza apparire.

E tu hai provato questa sensazione?
In quale situazione?

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